News: Messaggio dell'Arcivescovo Mons. Pennisi per la Quaresima 2014
(Categoria: Diocesi)
Inviato da redactor
mercoledì 05 marzo 2014 - 23:33:40

Cari fratelli e sorelle,
la Quaresima che ci prepara alla Santa Pasqua è per la Chiesa un tempo prezioso e importante, nel quale la Parola di Dio ci fa sperimentare l'amore misericordioso del Padre e ci indica gli impegni della conversione sincera personale e comunitaria , della preghiera assidua, del digiuno gioioso, della carità operosa, della scelta prioritaria per i poveri.
Siamo invitati a ravvivare il dono del battesimo, riaffermando che Gesù è il Signore della nostra vita e rinnovati dal sacramento della riconciliazione, a riconfermare il nostro fermo proposito di corrispondere al suo amore gratuito per essere suoi discepoli. La preparazione al battesimo assume un significato particolare per coloro che avendo completato l'itinerario catecumenale, la prima domenica di Quaresima saranno ammessi a ricevere nella prossima Pasqua i sacramenti dell'iniziazione cristiana.
L'iniziazione cristiana presuppone l'annuncio del Vangelo da mantenere vivo attraverso itinerari di catechesi di ispirazione catecumenale, adatti alle diverse età e situazioni di vita, che conducano ad una progressiva consapevolezza della propria fede da professare e da testimoniare nella vita. Alla rigenerazione della vita di fede vanno anche orientati i pii esercizi e le Stazioni quaresimali .
Papa Francesco nel suo messaggio

per la Quaresima prende lo spunto dall'espressione di san Paolo: «Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9). L'Apostolo si rivolge ai cristiani di Corinto per incoraggiarli ad essere generosi nell'aiutare i fedeli di Gerusalemme che si trovano nel bisogno.
Queste parole di san Paolo ci manifestano l'amore gratuito di Dio, che non si rivela con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà.
La ricchezza di Gesù è il suo essere il Figlio unigenito del Padre, inviato “perché il mondo si salvi per mezzo di lui” perché chiunque crede “abbia la vita eterna” (cfr.Gv,3,16-17) .
La povertà con cui Gesù ci libera e ci rende ricchi è il suo prendere su di sé i nostri peccati, comunicandoci l'amore del Padre “ricco di misericordia” ; è il suo farsi povero nei Sacramenti, nella Parola e nella sua Chiesa ; è il suo farsi prossimo a noi come il Buon Samaritano.
“Quando Gesù ci invita a prendere su di noi il suo “giogo soave”, - scrive il Papa - ci invita ad arricchirci di questa sua “ricca povertà” e “povera ricchezza”, a condividere con Lui il suo Spirito filiale e fraterno, a diventare figli nel Figlio, fratelli nel Fratello Primogenito (cfr. Rm 8,29).
Ad imitazione del nostro divino Maestro, noi cristiani siamo chiamati a guardare le miserie materiali, morali e spirituali dei fratelli, a farcene carico e a operare concretamente per alleviarle con l'annuncio gioioso del messaggio di speranza del Vangelo, con le opere di misericordia corporale e spirituale, con gesti concreti ispirati alla condivisione e alla sobrietà, imboccando nuove strade di evangelizzazione e promozione umana .
Noi oggi incontriamo, amiamo e serviamo Cristo presente nelle persone malate, sole, immigrate, detenute, prive di speranza, di cibo, di vestiti, di istruzione, di una abitazione e di un lavoro dignitoso.
Pertanto vi invito a vivere la Quaresima di Fraternità per contribuire alla realizzazione di una scuola che il Vescovo di Iringa mons. Tarcisius Ngalalekumtwa, in occasione della visita che assieme al direttore dell'ufficio missionario diocesano e ad altri presbiteri abbiamo fatto in Tanzania lo scorso gennaio, ha chiesto di costruire nella sua diocesi.
In tal modo, alla purificazione interiore si aggiunge un gesto di comunione ecclesiale, secondo quanto avveniva già nella Chiesa primitiva. Il Papa inoltre, nel suo messaggio, sottolinea anche l'aspetto penitenziale della carità: “ La Quaresima è un tempo adatto per la spogliazione; e ci farà bene domandarci di quali cose possiamo privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la nostra povertà. Non dimentichiamo che la vera povertà duole: non sarebbe valida una spogliazione senza questa dimensione penitenziale. Diffido dell’elemosina che non costa e che non duole”.
Mentre ringrazio tutti coloro che attraverso l’evangelizzazione e i sacramenti donano ai fratelli e alle sorelle la ricchezza della grazia di Cristo e le diverse realtà ecclesiali per le iniziative a favore dei bisognosi, esorto tutti ad intensificare le attività e i servizi per rispondere a quanti sono in stato di necessità ed invito tutte le forze sociali a collaborare nel promuovere ogni genere di aiuto a sostegno delle famiglie in difficoltà e nel dare speranza ai nostri giovani.
Il Padre ricco di misericordia rafforzi in noi l’attenzione e la responsabilità verso ogni forma di miseria umana perché diventiamo operatori di misericordia, ci riempia di ogni benedizione col dono del suo Spirito di amore perché possiamo risorgere con Cristo e, animati dalla speranza cristiana, aspirare alla felicità eterna.

Monreale, 22 febbraio 2014

† Michele Pennisi



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