Mons. Pennisi, che si insedierà a Monreale il prossimo 26 aprile, aveva inviato al Papa una lettera augurale per la sua elezione al Soglio Pontificio. “Padre Santo in occasione della Sua elezione a Romano Pontefice – aveva scritto Pennisi – formulo i più fervidi auguri per il Suo Ministero Apostolico”.
“Prima di iniziare il mio nuovo ministero pastorale nella Arcidiocesi di Monreale, alla quale mi ha destinato lo scorso 8 febbraio il suo venerato predecessore Benedetto XVI, trasferendomi dalla Chiesa di Piazza Armerina che ho cercato di amare e servire per oltre un decennio, sento il dovere – ha continuato monsignor Pennisi – di esprimere a Vostra Santità i sentimenti del mio devoto ossequio, della mia profonda obbedienza, della mia ferma volontà di vivere in comunione col Successore di Pietro, perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità, pienamente consapevole che il legame col vescovo di Roma capo del Collegio episcopale e con i suoi membri è un requisito essenziale della piena comunione ecclesiale. Padre Santo, pur consapevole dei miei limiti, desidero rassicurare vostra Santità che sarà mia cura dedicare tutte le mie energie all’espletamento, che spero fruttuoso con l’aiuto della grazia di Dio, della missione affidatami per il bene della Chiesa”.
“Prima di iniziare il mio nuovo ministero pastorale nella Arcidiocesi di Monreale, alla quale mi ha destinato lo scorso 8 febbraio il suo venerato predecessore Benedetto XVI, trasferendomi dalla Chiesa di Piazza Armerina che ho cercato di amare e servire per oltre un decennio, sento il dovere – ha continuato monsignor Pennisi – di esprimere a Vostra Santità i sentimenti del mio devoto ossequio, della mia profonda obbedienza, della mia ferma volontà di vivere in comunione col Successore di Pietro, perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità, pienamente consapevole che il legame col vescovo di Roma capo del Collegio episcopale e con i suoi membri è un requisito essenziale della piena comunione ecclesiale. Padre Santo, pur consapevole dei miei limiti, desidero rassicurare vostra Santità che sarà mia cura dedicare tutte le mie energie all’espletamento, che spero fruttuoso con l’aiuto della grazia di Dio, della missione affidatami per il bene della Chiesa”.