Curata da ArcheOfficina - Società Cooperativa Archeologica, l’apertura avviene dopo oltre dieci anni di ricerche
archeologiche condotte dalla cattedra di Archeologia cristiana dell’Università di Palermo con il patrocinio e il sostegno della Commissione vaticana di archeologia sacra e il sostegno dell’arcidiocesi di Monreale.
“Con i suoi oltre 3.500 metri quadri di superficie scavata, il sito - spiega la diocesi - si configura come una delle più importanti testimonianze della presenza del cristianesimo nella Sicilia tardo romana e bizantina. Al suo interno si sviluppano gallerie con arcosoli e cubicoli, le cui tombe sono spesso impreziosite da affreschi di ispirazione biblica e da iscrizioni.
“Con i suoi oltre 3.500 metri quadri di superficie scavata, il sito - spiega la diocesi - si configura come una delle più importanti testimonianze della presenza del cristianesimo nella Sicilia tardo romana e bizantina. Al suo interno si sviluppano gallerie con arcosoli e cubicoli, le cui tombe sono spesso impreziosite da affreschi di ispirazione biblica e da iscrizioni.