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apr
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Messaggio dell'Arcivescovo Mons. Pennisi per la Pasqua 2014
"...la Risurrezione di Gesù Cristo...pegno della nostra speranza..."
Il messaggio della Pasqua risuona nel mondo da venti secoli, ma a furia di celebrare la Pasqua abbiamo finito per farci l’abitudine e non stupirci più. Oggi c’è una situazione di malessere e di crisi che pervade il nostro tessuto sociale. Stiamo respirando l’aria dell’insoddisfazione, della stanchezza, della sfiducia nelle istituzioni, dovuta al vertiginoso abbassamento della qualità della vita. La tentazione più forte del nostro cuore di fronte agli scenari del nostro tempo, segnati dall’angoscia esistenziale e dall’insicurezza economica e sociale, è la rassegnazione.
La risurrezione di Gesù Cristo è l’avvenimento centrale su cui si fonda la fede cristiana, è il pegno della nostra speranza.
La Pasqua è un avvenimento che coinvolge tutti i cristiani aldilà di ogni differenza confessionale.
Il teologo ortodosso russo P. Florenskij, fucilato l’8 dicembre 1937, in una predica dal titolo “L’inizio della vita” disse: “Nel fluire confuso degli avvenimenti, si è ritrovato un centro, si è rivelato il punto d’appoggio: Cristo è risorto!... Se il Figlio di Dio non fosse risorto, allora tutto il mondo sarebbe divenuto completamente assurdo, Pilato avrebbe avuto ragione con le sue sprezzanti parole: «Che cos’é la verità?» Se Il Figlio di Dio non fosse risorto, allora il tesoro più prezioso si sarebbe definitivamente bruciato e la bellezza sarebbe irrevocabilmente morta. Se il Figlio di Dio non fosse risorto, allora il ponte fra la terra e il cielo sarebbe crollato per l’eternità. E noi saremmo rimasti senza nessuno dei due, perché non avremmo conosciuto il cielo e non avremmo potuto difenderci dalla distruzione della terra”

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